Il tetto a quattro falde, il balcone ad angolo, le finestre bianche disposte rigorosamente nella facciata, l’intonaco a spruzzo con le cornici staccate e lo zoccolo fatto di conci di porfido definiscono questa tipologia di casa degli anni sessanta.
Circondata da un ampio giardino la casetta è rimasta invariata per decenni. Verso nord lo sguardo si apre su vigneti e paesini e infine raggiunge le cime delle montagne alpine mentre sui suoi lati viene affiancata da nuove costruzioni. Invariato è rimasto anche l’accesso alla casa lungo la stradina che si trova sul lato sud della particella. La casa era organizzata in modo da offrire due appartamenti autonomi divisi sui due piani. Le esigenze della giovane famiglia, da poco nuovi proprietari, risultavano sostanzialmente differenti.
Invece di avere due piante identiche, veniva richiesto di ottenere degli spazi per la vita familiare al pianoterra con accesso diretto al giardino e degli spazi più privati al primo piano. Luce, ampiezza e tanto spazio in forma di armadi, come anche l’accesso diretto al giardino costituivano i bisogni fondamentali dei nuovi proprietari.
privato
Messner Architects
Ing. Bernd Oberkofler
Karina Castro
Gli interventi principali effettuati nella facciata sono stati un’apertura a tutt’altezza verso nord per accedere direttamente dalla cucina al giardino e un’apertura più allungata verso sud per irradiare di luce naturale il soggiorno. All’interno del pianoterra gli spazi confluiscono tra di loro. La distribuzione delle funzioni è definita attraverso un’unico mobile che nella zona esterna si affianca su ingresso, cucina e soggiorno, fungendo da mobile multiuso, mentre all’interno incorpora il bagno.
Dall’ingresso con nicchia guardaroba si raggiunge la cucina, dove un’isola monolitica funge da oggetto centrale. Un mobile indipendente separa la zona pranzo dal soggiorno. Verso sud il soggiorno si apre verso una stanza più privata con stufetta a maiolica e panchina.
Al primo piano l’organizzazione è rimasta in gran parte invariata. Le stanze organizzate attorno al vano scala si raggiungono da uno spazio centrale ora più ampio che funge da cellula organizzativa con mobile lavanderia multiuso.
Predominante per la scelta dei materiali, delle superfici e dei colori nell’allestimento degli interni è stata la decisione dei committenti di utilizzare legno massiccio per i pavimenti: larice spazzolato bianco oleato al pianoterra, abete spazzolato bianco oleato al primo piano.
Con la ristrutturazione si è trovata una risposta su misura alle esigenze di una vita familiare contemporanea dissolvendo in parte la rigidità della casa originaria.